Assistenza telematica: in che modo aggiunge valore alla pratica sanitaria?

Gli eventi legati all'emergenza sanitaria degli ultimi due anni hanno dato una grande spinta all'adozione di soluzioni digitali in sanità, mettendone in luce le molte potenzialità. Fra i modelli di cura maggiormente affermatisi vi è la telemedicina, che ha permesso alle strutture sanitarie di continuare a garantire un certo livello di cura in maniera costante, riducendo di molto i rischi per i pazienti, i medici e gli operatori del settore, alleggerendo al tempo stesso il peso su sistemi sanitari già molto provati. 

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Sempre più strutture sanitarie hanno iniziato a sperimentare la teleassistenza e ne colgono quotidianamente i benefici.  Per molti operatori è ancora difficile realizzare tale cambiamento, ma i dati ad oggi mostrano un trend in rapida crescita:

  • Dal 2015 al 2018, l’insieme delle competenze di teleassistenza e telemedicina è aumentato ogni anno del 20%;
  • Dal 2019 al 2021,l’insieme delle competenze di telemedicina e teleassistenza ha quasi raddoppiato i punti percentuali di crescita;

Inoltre, questo cambio di paradigma assistenziale sembra destinato a rimanere anche oggi che la situazione emergenziale si è notevolmente affievolita e sembra essere un trend in crescita anche guardando al domani. Secondo un’indagine dell’Osservatorio per l’Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, infatti, il 20% in più dei pazienti ne ha fatto uso e l’82% ha dichiarato che continuerà ad affidarsi alla tecnologia anche in futuro per migliorare e velocizzare la comunicazione con il proprio centro medico. La spesa per la sanità digitale è cresciuta del 5%, raggiungendo oggi oltre il miliardo e mezzo di euro.

Cos'è la telemedicina

La telemedicina è l'insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza (o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza) e l’OMS la descrive come «componente più semplice dell’eHealth, che utilizza una più ampia gamma di tecnologie di informazione e di comunicazione (ICTs) [...] per fornire assistenza sanitaria al di fuori delle strutture tradizionali». I principali servizi di assistenza offerti a distanza tra centro medico e paziente sono i seguenti:

  • Teleconsulto. È il servizio di telemedicina più utilizzato (dal 47% degli specialisti e dal 39% dei medici di medicina generale) e consiste in un confronto tra medici sulla situazione clinica di un paziente.
  • Televisita. Utilizzata dal 39% dei medici, consiste in una visita a distanza condotta dal medico sul paziente.
  • Telemonitoraggio. Comprende diverse tipologie di servizio in base al canale utilizzato. Le più diffuse sono le telefonate o le video-chiamate (23% dei pazienti). Il meno diffuso, ma anche il più promettente, è il monitoraggio dei parametri clinici tramite dispositivi medici indossabili o vicini al paziente.
  • Teleriabilitazione. Intrapresa dal 6% dei pazienti, consiste in una riabilitazione condotta da remoto.
  • Telerefertazione. Il rilascio e il consulto di referti medici a distanza, garantito dal FSE o dai Dossier Sanitari.
  • Teleconsulenza medico-sanitaria. Richiesta di supporto durante lo svolgimento di attività sanitarie. Grazie alla teleconsulenza il professionista contattato fornisce in tempo reale indicazioni utili a prendere decisioni e/o a eseguire azioni assistenziali.
  • Teleassistenza da parte di professioni sanitarie. Interazione a distanza tra professionista e paziente/caregiver tramite video-chiamata, in cui avviene una condivisione di dati, referti, immagini, video o questionari. Lo scopo è di agevolare le attività assistenziali a domicilio.

La telemedicina sta effettivamente cambiando il modo in cui si offrono e si ricevono le cure, rendendo più sostenibile ed efficaci le pratiche sanitarie, sia nel pubblico che nel privato. Ma quali sono i benefici dell’impiego di questo tipo di tecnologia anche ad emergenza conclusa? E in che maniera la telemedicina aiuta i centri medici a massimizzare le proprie entrate?

In che modo la telemedicina permette di generare maggiori entrate?

Sebbene la telemedicina non sia adatta a tutte le visite e patologie da trattare, uno dei maggiori vantaggi è sicuramente il monitoraggio - anche quotidiano - di alcuni parametri clinici e di determinati sintomi che, attraverso una semplice app o un dispositivo indossabile, possono essere misurati o riferiti dai pazienti. La telemedicina consente inoltre l’accesso alle visite anche a pazienti che, per diverse ragioni, faticano a recarsi in struttura o che vivono in aree mal collegate ai centri di cura. 

Dal punto di vista delle aziende sanitarie, è interessante ragionare anche su come l’impiego della telemedicina può agevolare le strutture assistenziali ad incrementare le proprie entrate grazie ad un servizio aggiuntivo con un buon potenziale redditizio, per i seguenti motivi:

 
1. Limita i costi sanitari

Le tecnologie virtuali riducono i costi fissi generali dal momento che necessitano solamente una buona connessione internet e un dispositivo che permettano la possibilità di interfacciarsi, elementi che spesso sono già a disposizione dello specialista poiché previsti all'interno del centro medico, al netto del servizio di video-consulenza.

Utilizzare l’infrastruttura esistente prevedendo la possibilità di fornire un servizio addizionale è un modo efficace e vantaggioso per aumentare i propri ricavi migliorando al contempo l’esperienza del paziente e la sua soddisfazione.

Parte delle pratiche amministrative legate alle visite, inoltre, può essere svolta direttamente online e questo permette alle risorse operative dei centri medici di risparmiare tempo, dedicandolo così ai pazienti presenti al centro medico o ad altre mansioni che richiedono lavoro manuale, permettendo di ottimizzare al meglio le risorse che già lavorano in struttura.

2. Attira più pazienti

Dal punto di vista del marketing, offrire un servizio di telemedicina dà al paziente la percezione di confrontarsi con una struttura all’avanguardia e competitiva, soprattutto in termini di offerta.

Dare infatti ai pazienti la possibilità di avvalersi di video-consulti in remoto permette di andare incontro ad esigenze diverse e di raggiungere un target addizionale di pazienti: chi ha necessità di prenotare una video-consulenza ha probabilmente difficoltà - per svariati motivi - a recarsi in struttura. Se non avesse la possibilità di prenotare una visita in remoto presso un determinato centro medico, semplicemente, prenoterebbe altrove. La visita virtuale è infatti una comodità ed elimina gli spostamenti per le visite o le cure di routine. 

3. Riduce i tassi di mancata presentazione 

Il No-show dei pazienti rappresenta una delle maggiori cause di mancato ricavo per le strutture sanitarie. Uno slot prenotato e inutilizzato rappresenta infatti un costo secco per un centro medico per via delle spese ad ogni modo implicate nella gestione operativa, anche in assenza del paziente.

La telemedicina può essere utilizzata per ridurre le mancate presentazioni, permettendo che specialisti e pazienti si incontrino virtualmente e senza contrattempi o ostacoli che rendono più probabile il verificarsi della mancata presentazione. Ad esempio, è più probabile che i pazienti rinuncino o saltino un appuntamento se devono assentarsi dal lavoro, devono organizzarsi per far fronte ad impegni personali o devono recarsi in uno centro medico distante. Sostituire inoltre all’ultimo momento un paziente in video-consulenza è più semplice, anche in caso di cancellazione tardiva.

4. Incentiva la fidelizzazione 

Un aspetto molto importante per far crescere qualsiasi attività è quello di fidelizzare i propri clienti esistenti: ciò è tanto più vero nella Sanità, che è sempre più un mercato competitivo.

Offrire servizi di telemedicina può aiutare a creare il coinvolgimento e la fedeltà dei pazienti fornendo cure maggiormente accessibili anche da chi abita in zone più remote e migliorando l’esperienza del paziente. Fornire inoltre un servizio di video-consulenza per cure e patologie meno severe che non richiedono visite in presenza permette di avere meno pazienti presenti fisicamente in struttura, snellendo così i tempi di attesa per l'accettazione e per i pagamenti. Considerando che lunghi tempi di attesa sono fra i principali motivi di insoddisfazione dei pazienti, limitarli ed abbatterli migliora di certo la qualità del servizio offerto. Inoltre, avvalersi di soluzioni tecnologiche incontra non solo le esigenze ma anche le aspettative di molti pazienti che, oltre ad essere tali, sono anche dei consumatori e si aspettano di accedere a servizi assistenziali on-demand raggiungibili tramite i propri dispositivi, e questo ancora prima che il COVID-19 cambiasse il modo in cui opera la sanità. 

5. Permette di effettuare più visite

La telemedicina riduce il tempo di incontro con i pazienti per alcuni tipi di cure. Il tempo di una video-visita è in genere più ridotto rispetto ad una visita in presenza, sia perché è solitamente previsto un invio preliminare della documentazione e della storia clinica, sia perché sono inviate in anticipo anche le indicazioni su quali documenti raccogliere e quali esami fare prima del consulto. Le video-visite sono spesso utilizzate per i controlli post-operatori, come quelli ortopedici, dove attraverso il video è possibile esaminare l'incisione chirurgica, il gonfiore, il drenaggio e persino controllare la mobilità. I follow-up sono più veloci di una visita medica e garantiscono continuità tra il paziente e la struttura ospedaliera, agevolando anche i pazienti che subito dopo un intervento hanno difficoltà a spostarsi. Pertanto, se una video-visita dura anche solo 45 min invece di 60 min, in una giornata lavorativa il risparmio di tempo può essere impiegato visitando un numero maggiore di pazienti.

Conclusione

Dopo gli ultimi due anni, la telemedicina non è più considerata soltanto una soluzione emergenziale ma è sempre di più una risorsa strutturale che riesce ad andare incontro alle esigenze di una parte importante di pazienti e che, al tempo stesso, permette ai centri medici di massimizzare le proprie entrate puntando su un target addizionale. Nonostante la telemedicina non sia adatta ad ogni tipo di cure - e proprio per tale ragione integra e non sostituisce l’offerta assistenziale erogata in presenza - rappresenta certamente uno strumento valido che permette una maggiore continuità nel fornire assistenza, nonché un’ottimizzazione di tempi e di costi legati alla salute. 

La telemedicina aiuta i medici a “fare di più con meno”, aumentando l'accesso alle cure e consentendo alle strutture sanitarie di lavorare in modo più efficiente.