Uno sguardo al futuro: Internet of Medical Things

In pieno periodo festivo ci permettiamo di sognare in grande: oggi parleremo del futuro delle tecnologie digitali applicate al mondo della sanità. Avete mai sentito parlare di Internet of Things (IoT)? E di Internet of Medical Things (IoMT)?

Prima di tutto: cos’è IoT?

Per parlare dell’Internet of Medical Things, ovvero di come la tecnologia rivoluzionerà il modo di concepire la sanità e di praticare l’assistenza medica, si deve partire dal termine IoT. Questo viene solitamente utilizzato con due sfumature di significato:

  1. IoT è innanzitutto l’idea per cui, nel futuro, ogni cosa intorno a noi sarà informatizzata a sufficienza da permetterci di condurre vite più confortevoli e agevolate. 
  2. In secondo luogo, con IoT si intendono anche tutti gli oggetti fisici che sono in grado, tramite sensori appositi, di raccogliere e condividere dati attraverso internet.

In sostanza, in futuro ci troveremo a che fare con oggetti tecnologicamente sempre più sofisticati che saranno in grado di operare in maniera autonoma, grazie all'Intelligenza Artificiale (IA) e al Deep Learning, e di raccogliere dati riguardo il loro utilizzo e l’ambiente circostante. Questa enorme mole di informazioni sarà poi condivisa, grazie a connessioni rapide ed efficienti (come il 5G) su piattaforme Cloud che  potranno processarla e metterla a disposizione in formato digitale e digeribile (Cloud Computing). 

Facciamo un esempio pratico. Un frigorifero che fa parte dell’IoT potrebbe , tra le altre cose: 

  1. Tenere traccia delle date di scadenza degli alimenti, impostare l’ottimale temperatura di conservazione in modo compartimentato e persino avvisare quando le scorte stanno per esaurirsi
  2. Provvedere a rifornire le scorte alimentari in maniera del tutto autonoma, selezionando il supermercato di fiducia e le marche di prodotto predilette recapitando, infine, la spesa direttamente all’indirizzo di casa.
  3. Raccogliere informazioni sulle abitudini alimentari per metterle a disposizione del medico di base o dello specialista. Il trattamento di molte patologie, come il diabete, l’ipertensione o le condizioni cardiovascolari, aumenta in efficacia quanto più è possibile monitorare e controllare le abitudini alimentari del paziente in ottica di medicina preventiva.

E l’Internet of Medical Things?

L’Internet of Medical Things (IoMT) è tutto ciò che dell’IoT riguarda l'assistenza sanitaria. In particolare, è la rete di dispositivi medici connessi a Internet, alle infrastrutture hardware e alle applicazioni software utilizzate nell’IT della sanità, consentendo un’analisi rapida e flessibile dei dati medici grazie ai dispositivi wireless connessi ad internet da remoto. 

L'impatto del IoMT sul mercato sanitario è innegabile e irreversibile. Secondo un recente sondaggio Deloitte, il mercato complessivo IoMT dovrebbe crescere da 41 miliardi di dollari nel 2017 a 158 miliardi di dollari entro il 2022.

Le IoMT hanno tre sicuri impieghi:

  1. A casa (In-home IoMT), consentendo di trasmettere dati medici in tempo reale, come nel caso del monitoraggio del paziente da remoto (RPM) dopo la dimissione dall’ospedale; 
  2. Sul corpo (On-body IoMT), come gli Smart Watch e i braccialetti intelligenti;
  3. Negli ospedali e centri medici (In-hospital IoMT), per aumentare l'efficienza del servizio e migliorare la cura del paziente nella logica di una comprensione olistica della struttura e del Patient Journey.

Come cambia l’assistenza medica?

Immaginare un fenomeno di così vasta portata è quantomeno un'impresa ardua. Possiamo però espandere ulteriormente l’esempio precedente. Un medico o uno specialista, nel 2050, potrebbe avere a disposizione informazioni riguardanti: 

  • Le abitudini alimentari del paziente dettagliate, che possono anche includere le calorie ingerite divise per macronutrienti o la freschezza e la provenienza degli alimenti consumati; 
  • Il grado e il tipo di attività fisica, divisa per aerobica o non aerobica, per grado di intensità o impatto sull’organismo sul lungo termine;
  • Il grado di benessere mentale del paziente, misurato con feedback settimanali qualitativi, monitorando il livello di stress nel corso dell’anno, il grado di riposo, la durata e la qualità dei cicli di sonno/veglia del paziente. 
  • Il battito cardiaco, la pressione del sangue, l’efficienza polmonare, il glucosio e altre informazioni sanitarie di base;

Questi dati possono essere raccolti in modo congiunto e complementare da smartwatch, cellulari, sensori intelligenti e altri apparecchi IoT in grado di “animare” gli oggetti che utilizziamo nella vita di tutti i giorni. 

Se oggi avessimo un’emicrania, il medico dovrebbe navigare nel mare di possibili cause del nostro malessere ponendoci una serie di domande per capire dove orientare la sua diagnosi. Nel mondo che abbiamo descritto finora, il materasso smart gli avrebbe già comunicato che, anche se dormiamo di più, abbiamo una qualità del sonno peggiore; e il frigorifero smart potrebbe indicare che la nostra dieta è variata molto negli ultimi tempi dal momento che sono diminuiti i cibi freschi e aumentati gli alimenti processati e ad alto contenuto di grassi. In più, lo Smart Watch mostrerebbe che negli ultimi 6 mesi siamo diventati progressivamente più sedentari, dal momento che il numero di passi medio giornaliero è sceso del 70%. Infine, queste informazioni possono essere incrociate con l’età, il sesso, lo stile di vita e altre componenti ambientali e geografiche per effettuare valutazione sulla salute del paziente di medio-lungo periodo. 

 

Basta così?

In realtà, un mondo in cui le tecnologie IoMT sono pienamente diffuse è anche caratterizzato da molti meno pazienti da curare. Un insieme di tecnologie simili è infatti in grado, da un lato, di migliorare l’assistenza medica per gli ammalati attuali, migliorandone le cure e la qualità della vita; ma è soprattutto in grado di curare i pazienti “futuri”. Avere dati più precisi sullo stile di vita dei pazienti consente di diminuire le probabilità di contrarre malattie sul lungo periodo applicando appieno la medicina preventiva che, in definitiva, diventerebbe la forma prevalente di assistenza sanitaria. 


In conclusione a questa lettura festiva, possiamo affermare che il futuro delle IoMT ci riserva grandi opportunità da sfruttare in campo medico. L’analisi dei dati del paziente messa a disposizione dei medici presuppone un futuro di diagnosi più precise, monitoraggio più efficiente e assistenza sanitaria complessivamente migliore. Anche queste tecnologie rivoluzionarie non sono tuttavia esenti da sfide importanti, sia di carattere tecnico-informatico, che legale e di sicurezza. Nel frattempo, rimaniamo in attesa e vi auguriamo Buone Feste da TuoTempo!