Nell’ultimo anno sono state numerose le iniziative digitali adottate in campo medico per rispondere alle nuove necessità derivanti dall’emergenza epidemiologica, incluso un utilizzo maggiore della telemedicina che rappresenta uno degli strumenti chiave per continuare a prendersi cura dei pazienti in sicurezza, attraverso consulti medici a distanza. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annoverato i videoconsulti tra le misure sanitarie essenziali per far fronte alla lotta contro il Covid-19.
La pandemia ha costretto molti pazienti a superare le preoccupazioni legate alla fruizione dei servizi di assistenza sanitaria attraverso la tecnologia. L’indagine Digital Frontiers – The Heightened Customer Battleground (marzo 2021) ha rilevato che il 45% dei cittadini italiani intervistati si dice oggi disposto a sostituire i consulti medici di routine con una visita virtuale a distanza. Il dato più interessante è che questo non riguarda solo le generazioni più giovani, tipicamente “educate” alla tecnologia: i 45-54enni sono stati tra i più entusiasti all’idea di un nuovo mondo virtuale della sanità.
Nello scenario attuale, il consolidamento dei videoconsulti ha evidenziato due vantaggi principali: da un lato ha permesso ai centri sanitari di non essere saturati da visite non urgenti, dall'altro ha ridotto l’esposizione dei pazienti al contatto, limitando, almeno in parte, la diffusione del virus.
Sebbene non tutte le diagnosi possono essere effettuate tramite una consultazione online, la maggiore diffusione della telemedicina ha comunque rappresentato il primo passo per verificare le informazioni, valutare se la situazione del paziente richiedesse cure urgenti o meno ed evitare casi di autodiagnosi.
La qualità delle telecamere all’interno dei dispositivi più comuni è sufficiente per consultazioni in Dermatologia, Medicina Estetica, Pediatria e Dietologia, ma l'utilizzo principale è per consulti psicologici, per monitorare l’andamento di un trattamento o delle terapie di pazienti con patologie croniche, per commentare un esame diagnostico. Dei videoconsulti si stanno inoltre avvalendo anche molti pazienti covid-19 e cittadini che hanno ricevuto il vaccino anti-covid, affinché sia possibile fornire loro un servizio di follow-up nel rispetto dei protocolli di sicurezza, laddove necessario.
Con l’adozione dei videoconsulti, i pazienti possono scegliere se sottoporsi ad una visita virtuale, pagare online al momento della prenotazione e ricevere referti e dossier medici in remoto una volta terminato il consulto, limitando così i contatti non necessari.
Ne sono conseguiti anche significativi vantaggi per le aziende sanitarie in termini di sicurezza, costi strutturali, organizzazione e soddisfazione dei pazienti. Nel dettaglio:
La telemedicina non sostituisce la medicina tradizionale, ma la integra con nuovi strumenti, canali di comunicazione più dinamici e tecnologie innovative. L’obiettivo principale rimane quello di migliorare l’assistenza sanitaria e aiutare i pazienti ad accedere alle migliori cure possibili, valorizzando la loro esperienza all’interno del Patient Journey.
L’opportunità è così rappresentata dall’urgenza di identificare soluzioni nuove e implementarle nel più breve tempo possibile, anche in virtù delle misure che saranno adottate nel prossimo futuro. Di certo, l’utilizzo sempre maggiore delle tecnologie digitali in ambito healthcare nell'ultimo anno è tale che, anche a pandemia terminata, non sarà reversibile.